Non vado mai a Superga il 4 maggio, non reggo emotivamente. Quest'anno, come quasi sempre, ci sono andato prima, precisamente domenica 28/4,prima della partita col Milan. Tanti i Granata presenti. tanta l'euforia, tanta la determinazione, tanta la voglia di Toro e di vincere. Avevo pronosticato o una prestazione vigorosa e intensa che ci avrebbe portato dritti ala Vittoria o una sconfitta dettata dalla troppa tensione. Bene, è andata in scena la prima ipotesi e la cosa è molto gratificante. Un Toro così è squadra d'alta classifica, che esalta top Player quali Sirigu e Belotti e accende giocatori di buon livello come i nostri difensori (Moretti compreso a tutto tondo) oppure Rincon e Ansaldi e genera prestazioni maiuscole anche da chi maiuscolo lo è raramente, come Berenguer. Una squadra così determinata, compatta e consapevole viene difficilmente battuta e anche la fortuna è costretta ad "arriderci" (vedi traversa del Milan sull'1 a 0) a sì tanto impeto.
Prima di parlare di derby e del 4 maggio però, voglio invitare chi legge a riflettere sulla reale possibilità di vedere il nostro Toro in Europa il prossimo anno. Accantonerei subito l'ipotesi Champions, non siamo in grado di vincere tutte le restanti quattro partite, ma anche per la posizione Europa League, devono coincidere troppi risultati di altre squadre concorrenti e la finale di Coppa Italia tra Atalanta e Lazio, non ci garantisce un posto libero in più da chi vincerà la sfida.
Venerdì giocheremo a Venaria contro la Juve e se pensate che i gobbi scendano in campo "in vacanza" come con la Spal o l'Inter, voglio immediatamente disilludervi. Loro tengono al derby ancora più di noi. Per "loro" non intendo i tifosi che non vivono l'atmosfera e realtà derby reale in quanto in gran parte provenienti da città che non sono Torino e non sono neanche in Piemonte, non intendo i giocatori, che sono professionisti ma non hanno appartenenze ai colori. "Loro" sono la proprietà della Juve, gli Agnelli, che ancor più di quanto ci tenesse l'Avvocato loro antenato, vogliono avere la sicura supremazia nella provincia di Torino, ci tengono quasi quanto la Champions e siccome da lì sono usciti, giocheranno il derby come se fossero a madrina sfidare il Barcellona. Sarà quindi molto ma molto dura, ciononostante se avremo la grinta e la determinazione vista contro il Milan, non partiremo sconfitti e lo saremo comunque, ala fine, ma giocandocela fino in fondo.
E il giorno dopo si ricorderà il Grande Torino.
Prima di parlare di derby e del 4 maggio però, voglio invitare chi legge a riflettere sulla reale possibilità di vedere il nostro Toro in Europa il prossimo anno. Accantonerei subito l'ipotesi Champions, non siamo in grado di vincere tutte le restanti quattro partite, ma anche per la posizione Europa League, devono coincidere troppi risultati di altre squadre concorrenti e la finale di Coppa Italia tra Atalanta e Lazio, non ci garantisce un posto libero in più da chi vincerà la sfida.
Venerdì giocheremo a Venaria contro la Juve e se pensate che i gobbi scendano in campo "in vacanza" come con la Spal o l'Inter, voglio immediatamente disilludervi. Loro tengono al derby ancora più di noi. Per "loro" non intendo i tifosi che non vivono l'atmosfera e realtà derby reale in quanto in gran parte provenienti da città che non sono Torino e non sono neanche in Piemonte, non intendo i giocatori, che sono professionisti ma non hanno appartenenze ai colori. "Loro" sono la proprietà della Juve, gli Agnelli, che ancor più di quanto ci tenesse l'Avvocato loro antenato, vogliono avere la sicura supremazia nella provincia di Torino, ci tengono quasi quanto la Champions e siccome da lì sono usciti, giocheranno il derby come se fossero a madrina sfidare il Barcellona. Sarà quindi molto ma molto dura, ciononostante se avremo la grinta e la determinazione vista contro il Milan, non partiremo sconfitti e lo saremo comunque, ala fine, ma giocandocela fino in fondo.
E il giorno dopo si ricorderà il Grande Torino.
Il nostro orgoglio nato da un dolore infinito che ci portiamo dentro,trasmesso dai nostri nonni e dai nostri genitori, in modo pieno e assoluto, come se tutti noi fossimo ai piedi della collina quel maledetto 4 maggio. Un modo tremendo per regalare una squadra unica nella storia per forza e risultati sportivi, alla leggenda.
Solo il fato li vinse, ma ci regalò questa grande gioia di essere parte di un Popolo, quello granata, che significa essere molto di più che "tifosi" di una squadra , ma di essere consci di essere sempre dalla parte giusta e, come diceva il nostro grande mister Mondonico, sperare in un mondo migliore.
Sempre e solo Forza Toro
oSKAr (Oscar Giammarinaro)
Granata Mods- Curva Primavera NON tesserata